LA SCELTA

Era una notte di tempesta, senza luna. Lo studio era rischiarato appena dalle candele. Alla fioca luce dei lumi, il volto del medico appariva ancora più grigio e tetro.

«Mi duole informarvi, che una delle bambine non ce la farà.» Gli disse. Un sospiro di sconforto gli sfuggì dalle labbra, sua moglie aveva appena partorito.

«Ne siete sicuro?»

«Non arriverà all'alba.»

«Mia moglie lo sa?» Il medico scosse la testa, mesto.

«È molto debole. A malapena è consapevole di aver dato alla luce una bambina.»

«Capisco.»

Congedò velocemente il medico. Ordinò la carrozza. Non ebbe un attimo d'esitazione, ed uscì nella notte.

Si svegliò di soprassalto, la fronte imperlata di sudore. Erano 37 anni, che quell'incubo lo tormentava. Suonò per chiamare il suo cameriere personale. Tanto valeva prepararsi ed affrontare la giornata, sin da subito. Era vecchio e stanco, e come se non bastasse, suo genero gli aveva affidato la nipote, per la stagione. Serrò i pugni per la rabbia.

Era nel suo studio, quando a metà mattina venne raggiunto dalla moglie.

«Non trovate, che sia una benedizione la presenza di Caroline in questa casa?» Disse, entrando con un gran frusciare di gonne. No. Non trovava. Per lui era solo un nuovo tormento.

«Certamente, mia cara.» La contessa sorrise. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per evitarle dispiaceri.

«L'unico mio cruccio,» Continuò la contessa « è che qui non ha nessuno con cui stare, quando non ci sono visite o ricevimenti.» Il conte alzò gli occhi al cielo.

«Ma come, mia cara, ha voi!» Cercò blandamente di farla ragionare.

«Oh, caro, ma anche la nostra Luis, sarebbe d'accordo!» Si alzò di scatto ed andò alla vetrata. Luis, la sua amata Luis, che era morta per dare alla luce Caroline. In un attimo gli ritornò alla mente il giorno della nascita di Luis, l'attesa, la gioia, ma anche la pena provata quella notte. Si girò a guardare la moglie, dal giorno in cui era morta la figlia, si era spenta, ma ora sembrava felice e lui non le avrebbe negato tale consolazione.

«Vorrà dire che cercheremo una giovane che le faccia compagnia.» La contessa sorrise, battendo le mani.

«Oh che bella idea! Sapevo che avreste capito, ne ero sicura!» Andò via, tutta raggiante, in un gran fruscio di gonne.

No. non capiva, ma l'amava e ogni scelta l'aveva presa per evitarle un dolore.

Jane si sentiva intimorita,