LA SCOPERTA DELL’AMORE

Era notte fonda. La sua donna dormiva accanto a lui. Robert non riusciva a prendere sonno. Si alzò, si infilò frettolosamente la camicia e si accese una sigaretta. Uscì sul balcone. Tirò due, tre boccate, ma poi lasciò la sigaretta a spegnersi nel portacenere, davanti a lui, sul tavolino. La guardò consumarsi per qualche secondo.

Rientrò in casa e si diresse in cucina. Milly, la gatta persiana comprata pochi giorni prima, per il compleanno della moglie era lì che dormiva sotto al lavello. Robert si avvicinò al frigo, lo aprì e ne prese una birra. Ritornò di là e uscì nuovamente sul balcone. Alzò gli occhi al cielo:era pieno di stelle.

Stette così con la camicia sbottonata, le maniche arrotolate e una birra in mano. Si guardò intorno, il paesaggio gli era famigliare, il vecchio lampione che rischiarava il vialetto della sua casa, il canestro che aveva montato in giardino, per quanto il figlio sarebbe cresciuto. L'aria si fece un poco più frizzante, rientrò in casa accostando le tende. Sua moglie dormiva serena, i capelli sparsi sul cuscino, un sorriso dolce le increspava le labbra, sembrava uscita da un quadro. L'amava più di ogni altra cosa e sapere che aspettava un figlio lo riempiva d'orgoglio. Era grato al destino di avergli dato tutto quello: l'amore, una donna meravigliosa e un figlio. Ma soprattutto l'amore perché da quando aveva conosciuto Susan aveva capito che la vita senza l'amore non ha senso, ma aveva capito anche che quella che aveva condotto prima di conoscerla non era vita: lei era la sua vita. Posò la birra sul comodino. Si tolse la camicia e la rimise sulla sedia, accanto ai pantaloni, dopo di che tornò a letto, abbracciò la moglie e il figlio che aspettavano e si addormentò.