LA SPADA DI OAISSIS

Ispar era il nome che gli dei delle nubi avevano dato alle terre conosciute ai tempi di Alkatar, figlio di Ioghel e primo signore di Ispar. Ai confini di quelle terre vi era una vallata denominata Alamar, lussureggiante e fiera, dove nessuno aveva mai osato depositare quanto servisse a costruire case o villaggi, poiché si vociferava che in quel luogo perennemente coperto da bianche nubi, eppure illuminato dal sole, vivessero gli dei. Ed effettivamente era vero, sulle nuvole sopra la vallata di Alamar vi era la città degli dei dove vivevano Ioghel e suoi fratelli Oaissis e Dekan con le mogli. Ioghel era il signore del tuono e dei fulmini nonché della guerra, sua moglie Aika era la regina del sole e della terra stessa, ella controllava le stagioni, Oaissis invece non controllava né il clima, né la rotazione dei giorni egli aveva il controllo di tutte le emozioni che custodiva su di un vaso e distribuiva ad ogni nuovo nato, con l'aiuto di sua moglie che le tesseva su un telaio, designando così l'esistenza che ogni nuova vita umana avrebbe avuto. Dekan e sua moglie Deia si occupavano della notte e dei sogni ed erano i guardiani della città sulle nuvole. Se Ioghel e sua moglie rappresentavano l'inizio, essi invece incarnavano la fine. Oaiss e Taira erano invece il percorso che intercorreva tra principio e fine. Così, queste sei divinità avendo il controllo di ogni cosa assicuravano l'equilibrio sulla terra. Fino a che un nefasto giorno, quando ormai il regno di Alkatar giungeva al termine Taira rovesciò il vaso delle emozioni e delle capacità. Il contenuto si sparse sulla terra, rendendo impossibile non solo tessere tali doti agli uomini che sarebbero nati, ma anche scernere a quali di essi erano toccate le varie virtù. Perso questo controllo era ormai impossibile decidere chi avrebbe sostituito Alkatar nel suo ruolo di signore di Ispar, poiché esso non aveva discendenza. Ormai si rischiava il caos, sia sulla terra che sulle nuvole, poiché le divinità erano in contrasto, se non in lotta tra loro e questo rendeva invivibile la vita sulla terra. Il clima era incerto, e spesso inspiegabile, tuonava col sole, giorno e notte si alternavano ogni ora, e le stagioni non erano più le une legate alle altre, ma tutte insieme, un giorno era freddo e i raccolti gelavano, il giorno dopo il caldo era torrido. Ormai tutto sembrava destinato a sparire, ma alla figlia di Oaissis, Gela alla quale avevano donato intelligenza, generosità e bellezza ebbe un'idea. Suggerì al padre di forgiare una spada, una spada magica, in grado di chiamare a sé tutte le virtù smarrite e di conficcarla nel terreno in una piccola radura al centro della valle di Alamar, protetta dai rovi, cosicché solo chi avesse avuto il coraggio di affrontare i pericoli e le prove e avesse posseduto le virtù necessarie ad un grande re, avrebbe potuto estrarla dal terreno. Così venne deciso, Gela venne fatta scendere sulla terra per proteggere la spada e la radura, ed Alkatar emise un editto, per informare tutta la popolazione, che dopo lui, il nuovo sovrano sarebbe stato scelto dalla spada. Gela prese dimora nella radura, ma rese se stessa e la spada invisibile a chi non avesse avuto il cuore puro.

Ogni riferimento a fatti o cose reali è puramente casuale! Marirosa.