LITIGIO SOTTO LA LUNA

Il vento soffiava forte e le scompigliava i capelli, era bella, nella luce del tramonto che ormai volgeva al crepuscolo. Se ne stava lì a guardarla, le mani sprofondate nelle tasche, osservando ogni suo più piccolo gesto. La collera le aveva acceso il volto, sulla terrazza dell'albergo, non c'era più nessuno. Per quale diavolo di motivo stavano litigando neanche lo ricordava, tanto era preso da quei straordinari occhi viola, che sembravano rispecchiare le sfumature del cielo. Più la guardava, e più non riusciva a pensare ad altro, che a lei, a come si erano conosciuti, al fatto che sembravano fatti, l'uno per l'altra, e che non aveva senso quella lite. Doveva essere solo un temporale estivo. Allora perché anche lui stava alzando la voce? Perché ribatteva colpo su colpo, come se stesse combattendo una guerra? Perché ci teneva davvero a lei e se l'avesse persa, non se lo sarebbe mai perdonato. Si era quello il senso, poco importava il motivo. Lui non voleva e non poteva perderla! No era impensabile. Ormai stavano urlando, che anche lei se ne fosse accorta? Che neanche lei volesse perderlo? Mentre la luna saliva, e il cielo passava dal cobalto al nero, si fece strada in lui, un idea, un esigenza più che altro, mettere fine a quella discussione. Ormai la notte era calata. Estrasse le mani dalle tasche e le si avvicinò piano, lei era ancora in collera, lo capiva dagli occhi socchiusi e dall'alzarsi e abbassarsi furioso del petto. Gli appariva comunque bellissima, coi capelli arruffati, un po' dal vento, un po' perché ci aveva passato nervosa, le dita, e le guance arrossate. Amava tutto di lei, il suo temperamento, la sua figura, il suo modo di pensare e di agire, continuò ad avvicinarsi e quando fu solo ad un passo da lei, le sussurrò: <<Ti amo>>, proprio l'attimo prima di stringerla a sé e baciarla. Un bacio lungo ed appassionato che racchiuse tutte le loro speranze per il domani, e tutto ciò che provavano, tutte le parole non dette, un bacio che li lasciò senza fiato.

ogni riferimetto a fatti o cose reali è puramente casuale. Marirosa